Tutti gli elementi di una pagina pubblicitaria

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il 9 Ott 2009 - Aggiornato il 15 Mar 2024

La pagina pubblicitaria è un mezzo di comunicazione utilizzato dalle aziende per raggiungere il loro pubblico. Le pagine pubblicitarie possono avere diversi elementi: titoli, naming, caption, packshot, format, sub headline, visual, payoff.

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Il mondo del web marketing è legato al mondo della pubblicità. D’altro canto, cos’è una landing page se non un’evoluzione dei manifesti ottocenteschi, figli dell’antica reclame e della tradizione cartellonistica? La pagina pubblicitaria è il punto di partenza.

Non penserai che le headline ammiccanti e l’uso dei verbi imperativi nei call to action siano degli artifici nati sul web, vero? Non ti farà male dare uno sguardo agli elementi che compongono il layout di una pagina pubblicitaria. Vieni a dare un’occhiata.

Elementi testuali della pagina pubblicitaria

In una pagina pubblicitaria puoi trovare diversi passaggi, non sempre sono tutti presenti. Ma la differenza è tra il visual e il copy. Ovvero le immagini e la scrittura. Voglio iniziare questa lista dagli elementi che mi legano all’arte del buon copywriting.

Ecco gli elementi testuali. Le immagini impattano con forza e catturano l’attenzione del pubblico. Però non devi perdere di vista la forza delle parole, dei titoli e delle didascalie che si rincorrono in una situazione di continuo dialogo con foto, disegni e immagini.

Prima di tutto, anche del titolo: l’occhiello

Questo elemento viene concettualmente inserito prima dell’headline (ma spazialmente può essere collocato anche di lato o sotto) e può essere d’aiuto per eventuali headline troppo criptiche o che giocano su doppi sensi.

Da leggere: come scrivere uno slogan pubblicitario

Headline, il grande titolo che apre la pagina

Sai di cosa sto parlando. L’headline è il titolo, la frase sintetica che apre la pagina pubblicitaria, quella stringa di testo che racchiude gran parte del significato. Da sempre siamo stati abituati a creare headline efficaci per l’advertising.

Si usa un font di grandi dimensioni, o comunque superiore a quello utilizzato nelle altre frasi della pagina. Se lavori su un progetto pubblicitario cartaceo, tutti i criteri di SEO copywriting che devi osservare se scrivi per il web cadono amabilmente.

Sub headline, il sottotitolo crea contesto

Più che introdurre il body copy, nella pagina pubblicitaria la sub headline (o sottotitolo) precisa e arricchisce i significati veicolati dall’headline con un enunciato un po’ più lungo del precedente. Con il sottotitolo dai maggiori dettagli.

Aggiungi le informazioni tecniche utili

Contiene informazioni che prescindono dal messaggio pubblicitario: informano i lettori della presenza di qualche evento o promozione particolarmente vantaggiosa. Viene collocato in alto a destra per dare meno fastidio possibile all’impaginato.

Body copy, il vero centro della pubblicità

Scritto con un font più piccolo e con un linguaggio meno sintetico, per body copy si intende il testo vero e proprio della pagina pubblicitaria che snocciola il significato del titolo. Se ti troverai a scrivere un body copy cartaceo scoprirai la vera libertà di espressione, totalmente svincolata da qualsiasi logica della scrittura SEO.

C’è il pay off: tagline che chiude la pagina

Uno degli elementi della pagina pubblicitaria. Chiamata baseline o tagline, questa frase viene utilizzata per chiudere la pagina pubblicitaria e riassumere il senso intero del messaggio. Impossibile rinunciare a un buon pay off.

Scrivere con le immagini grazie al logotipo

Questa voce è necessaria dato che si tende a fare molta confusione sull’argomento. Il logotipo è la scritta che rappresenta un prodotto, un servizio o un produttore con un uso ben preciso di font, colori e forme. Da cosa è composto il logotipo?

Da una rappresentazione grafica del nome aziendale. Per approfondire questo argomento, e aprire le porte al discorso visual caro alla pagina pubblicitaria, ti consiglio di leggere questo post: come creare un logo efficace per la tua realtà.

Spiega immagini secondarie con le caption

Eventuali didascalie che spiegano le immagini secondarie della pagina pubblicitaria. Ricorda che è sempre importante sceglierle le immagini per poi contestualizzarle.

Non dimenticare l’indirizzo, crea sicurezza

Gli indirizzi delle sedi aziendali inseriti con caratteri piccoli, alla fine. Il testo in una pagina pubblicitaria può fare la differenza. Basta una parola per muovere le persone verso i tuoi obiettivi. Per ottenere buoni risultati, però, non basta scrivere.

Elementi grafici della pagina pubblicitaria

Lasciamo il campo della scrittura per puntare alla grafica. Qui ci sono gli elementi che possono fondersi con il copywriting per creare una vera pagina pubblicitaria. Ovvero una forma d’arte che consente di modificare animi, idee, convinzioni, principi.

Allora, quali sono i passaggi visual che non devono mancare? In questa sezione del post trovi tutti gli elementi di un buon visual nelle pagine pubblicitarie.

Visual principale, c’è massima importanza

È l’immagine che domina la pagina insieme all’headline. Alcune scuole di pubblicità tendono a mantenere accordo tra questi due elementi, altre giocano con il contrasto, ma bisogna fare sempre attenzione a non trasformare il titolo in didascalia.

Non dimenticare, ci sono i visual secondari

Ulteriori foto esplicative, immagini e grafici spesso accompagnate da caption. Non puoi gonfiare le tue pagine pubblicitarie con diversi visual, deve esserci grande equilibrio tra il lavoro di art director e copywriter. Guarda l’esempio della Nutella.

La pagina pubblicitaria in questione mostra due visual quasi simili in termini di dimensioni. Da un lato c’è l’hero shot, il prodotto mentre soddisfa l’esigenza del pubblico, dall’altro trovi il packaging per rendere il tutto subito riconoscibile.

Elementi del manifesto pubblicitario: Splash

Elementi grafici che attirano l’attenzione ed evidenziano una parte della pagina. Si riprende la tradizione del manifesto pubblicitario e della cartellonistica.

Pittogramma o ideogramma, simbolo forte

Sono simboli più o meno iconici che distinguono, attraverso un disegno unico per colori e forme, i tratti una determinata persona o azienda, rendendo il referente immediatamente riconoscibile (pensa al “baffo” della Nike).

Quando si uniscono con il logotipo nasce il logo, un elemento grafico-testuale costituito da una parola, da un acronimo o da una semplice lettera (ora pensa al “tondo” della BMW). Anche in questo caso colori e forme sono elementi molto importanti per la riconoscibilità del legittimo proprietario.

Ancora una buona immagine con Pack Shot

Un tipo di immagine secondaria, solitamente inserita in chiusura dell’annuncio e della pagina pubblicitaria, che raffigura il prodotto che si pubblicizza nella sua confezione o un suo particolare dettaglio. Molto utile se nel visual primario, e in quelli secondari, non viene mai visualizzato l’oggetto che si sta pubblicizzando.

Da leggere: come scrivere un articolo di giornale

Elementi della comunicazione pubblicitaria

Per stilare questa lista di elementi ho preso libero spunto dal testo di Marco Vecchia, Hapù. Manuale di tecnica della comunicazione pubblicitaria, 2003. Ma opra chiedo a te: vuoi aggiungere qualcosa a questa lista di elementi? A te la parola.

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